In ricordo di Sebastião Salgado
Maestro della fotografia mondiale, testimone infaticabile delle condizioni dell’umanità e della bellezza della Terra. La sua opera ha attraversato i conflitti, le migrazioni, la povertà e l’ecologia, trasformando la fotografia in uno strumento di coscienza e impegno civile.
Con Salgado, la Fondazione Solares ha condiviso nel tempo un rapporto artistico e umano profondo e fecondo. Insieme sono state realizzato due esposizioni con immagini inedite:
“Salgado, Parma” (2001), organizzata in occasione del Centenario Verdiano, ha presentato una selezione straordinaria di immagini accompagnate dai testi di tre grandi autori: José Saramago, Bernardo Bertolucci e Pino Cacucci, pubblicati nel catalogo ufficiale della mostra.
“The Ideal City” (2003), esposta a Valencia (Spagna) per la Biennale d’Arte, ha visto Salgado realizzare oltre 12.000 ritratti dei cittadini spagnoli della città. Una selezione di 100 fotografie è stata esposta, offrendo uno spaccato potente e poetico della vita urbana e dei volti del nostro tempo.
Nella collezione permanente della Fondazione sono conservate diverse opere in bianco e nero donate personalmente dall’artista, segno tangibile di un’amicizia e una stima reciproca.
A questa collaborazione si aggiunge con orgoglio la coproduzione del documentario Il sale della terra (The Salt of the Earth), diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio di Sebastião. Il film, presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2014, ha ricevuto il Premio Speciale della sezione Un Certain Regard e una menzione speciale della Giuria Ecumenica, oltre a essere candidato all’Oscar come Miglior Documentario nel 2017. Questo capolavoro ripercorre la straordinaria vita e carriera di Salgado, dalla denuncia sociale alla celebrazione della natura incontaminata nel progetto Genesis.
Sebastião Salgado ci lascia un’eredità immensa fatta di sguardi profondi, di bianco e nero che raccontano la luce e l’ombra dell’umanità, di un impegno etico e artistico senza compromessi. La Fondazione Solares delle Arti lo ricorda con gratitudine, rispetto e commozione.