“Il segno dell’inconscio”: Massimo Scognamiglio in mostra a Roma con Supermartek e la Fondazione Solares
Una mostra lampo, intensa e profondamente concettuale: si è conclusa l’8 maggio 2025 “The Space Between Us”, l’esposizione dell’artista Massimo Scognamiglio in coproduzione con Supermartek e la Fondazione Solares a Roma, negli spazi del b49 studio, in via Placido Zurla 49b. Un evento breve ma denso di significato, che ha celebrato dieci anni di ricerca artistica sul tema dell’inconscio, tra pittura, video e scultura.
La mostra “The Space Between Us”: due giorni dentro l’inconscio
Realizzata in collaborazione con Supermartek e curata da Uros Gorgone, la mostra ha proposto una retrospettiva unica sull’opera di Scognamiglio, artista visivo attivo dagli anni Novanta. “The Space Between Us” ha offerto uno sguardo profondo sulla sua produzione, includendo lavori iconici come le Big Mouth, grandi tele fino a 3×2 metri, video installazioni e opere scultoree.
In un tempo brevissimo, ma con un forte impatto visivo ed emotivo, la mostra ha permesso ai visitatori di entrare nel mondo interiore dell’artista, fatto di memoria, psiche e tensioni esistenziali.
Perché una mostra così breve?
Come spiegato dal curatore:
“Non c’è una strategia commerciale. Amo creare eventi intensi e focalizzati, che catalizzino attenzione e riflessione in pochi giorni”.
Questa formula si è rivelata vincente per La Fondazione Solares, che da Parma ha recentemente esteso le sue attività a Roma, portando in città un nuovo attore di rilievo nella promozione dell’arte contemporanea.
Massimo Scognamiglio: arte tra inconscio e nuove tecnologie
Artista multidisciplinare e sperimentatore, Massimo Scognamiglio è conosciuto per il suo approccio visionario. La sua ricerca attraversa pittura, fotografia, performance e media digitali, esplorando i territori del disagio mentale, del corpo e dell’identità.
Dopo esperienze internazionali tra California e Parigi, l’artista ha fatto ritorno a Roma, dove oggi lavora nel suo spazio creativo Le Petit Atelier. Tra i suoi progetti più noti ricordiamo Where is the future? (MACRO Asilo, Roma) e The Shining Consciousness (Palazzo delle Esposizioni). Finalista all’Exibart Prize nel 2022 e 2023, ha opere in collezioni pubbliche e private, tra cui il Museo LIMEN di Vibo Valentia.
Quotazioni e mercato: quanto vale una sua opera?
Trasparenza e accessibilità sono elementi centrali nel lavoro curatoriale di Uros Gorgone:
“Scognamiglio viaggia tra indice 1 e 1.2. Si parte da poche centinaia di euro per le opere su carta, fino a superare i 5.000 euro per le grandi tele”.
Un’occasione concreta per collezionisti emergenti e gallerie che desiderano investire in un artista in forte ascesa.
Fondazione Solares e arte contemporanea a Roma
Con questa seconda mostra realizzata in pochi mesi, la Fondazione Solares si posiziona come nuovo polo dell’arte contemporanea a Roma. Come anticipato dal curatore, il 2026 sarà un anno chiave, con l’apertura di uno spazio ristrutturato nel quartiere Pigneto:
“Sarà un hub culturale dedicato ai linguaggi contemporanei, con un focus sui giovani e sul dialogo intergenerazionale”.