di Antonio Tarantino con Fabrizia Sacchi regia Luca Guadagnino con Stella Savino
una produzione Argot Produzioni, Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito, in co-produzione con Teatro delle Briciole – Solares Fondazioni delle Arti e Fondazione Sipario Toscana Onlus – La città del Teatro
Foto credits Riccardo Bombagi
Un monologo feroce e lirico che vede protagonista Maria Croce, una donna sola, emigrante del sud a Torino, che urla, vomita al mondo, soprattutto all’amore della sua vita, a Giuvà, la sua disperazione, e lo fa con grazia e sarcasmo, nel suo dialetto, in napoletano. In questa divertente e agghiacciante litania non risparmia nessuno, perché lei “mica tiene scritto sali e tabacchi in fronte?”, e tutti sono coinvolti nel mistero della sua vita e di suo figlio, e quando capirà la verità sarà la sua natura ad agire di conseguenza.
Stabat Mater è una preghiera di origine medievale che fa riferimento alla permanenza di Maria di Nazareth ai piedi della croce del Cristo, titolo ricorrente in letteratura e in arte, topos metaforico di una condizione di sofferenza estrema che designa il lato profondamente umano dell’episodio evangelico. La Madre che sta ai piedi del figlio morente è parte fondante dell’iconografia e della stessa religione cristiana, ma è anche – in termini laici – simbolo della maternità che vive la innaturale situazione di vedere un figlio morire dinanzi ai propri occhi.
La scrittura è forte, compatta e concentrica, piena di malaproprismi linguistici, commistioni dialettali, frasette ripetute a loop che conferiscono alla Maria tutta la sua popolana irriverenza.
LUCA GUADAGNINO Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, noto per il suo stile raffinato e visivamente elegante. Ha ottenuto il riconoscimento internazionale con film come Io sono l’amore e Chiamami col tuo nome, quest’ultimo premiato con l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Guadagnino è apprezzato per la sua capacità di esplorare temi complessi come l’identità, il desiderio e le relazioni umane, con un’attenzione particolare ai dettagli estetici e all’ambientazione. Ben accolte da pubblico e critica le sue ultime due pellicole: Challengers e Queer, quest’ultima in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. Con Stabat Mater, Guadagnino firma la sua prima regia teatrale. Il regista sta lavorando inoltre a un progetto cinematografico ispirato a Camere separate di Tondelli, tracciando così percorsi paralleli tra teatro e cinema, tra Antonio Tarantino e Pier Vittorio Tondelli.
Pubblicato il: 29-09-2025
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