Teatro

8

  Marzo '23

mercoledì
21:00 | Teatro al Parco

Mille luci. Vietato oltrepassare i sogni con le sbarre in movimento

Una storia di educazione e solidarietà al femminile, uno spazio narrativo tra donne, appuntamento realizzato in collaborazione anche con Maschi che si immischiano e il cui incasso sarà devoluto al Centro Antiviolenza di Parma.

Per la Giornata internazionale dei diritti delle donne 

con

Beatrice Berti, Federica Rosati, Elena Melegari, Lucia Branda, Irene Varetto, Andrea Gardoni, Claudia Nizzoli

testi

Lucia Branda, Claudia Nizzoli, Andrea Gardoni|

scenografia

Fausto Ghidotti

regia

Claudia Nizzoli

con la collaborazione musicale

Cristina Fontanelli e Tiziano Reverberi

in collaborazione con

l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma, Maschi che si immischiano, Centro Antiviolenza di Parma

produzione

Le Mine Vaganti

L’opera

C’era una volta una bambina e un sogno, una notte lunga come le vite di tante donne, vite che si legano a formare trecce indissolubili e morbide, linee della mano dalle quali sognare il futuro e perdonare il passato. C’era una volta una bambina dicevamo, e un villaggio di donne intorno ad aiutarla a crescere, immagini oniriche nelle quali riconoscersi e perdersi, spunti e punti di vista nei quali navigare, uno spazio narrativo che si crea tra donne, una catena di condivisioni in cui ci si racconta storie e si tramandano consigli e si passano da donna a donna non solo insegnamenti antichi, ma anche la forza di cambiare con il tempo che passa e con esso modificarsi e modificare. Tre simpatiche e atipiche fate madrine portatrici di un sogno patinato conducono lo spettatore in un viaggio fatto di parole, musica e immagini, risate e momenti di riflessione. Che per parlare di donne, si sa, bisogna parlare di tutto:  di inizio e fine,  di attimi e di ere, di amore e di amaro,  di domeniche e di lunedì mattina,  per parlare di donne bisogna anche parlare di uomini non per forza di contrari dispersi in una sorta di nulla né di opposti che si attraggono ma come totalità di un cerchio che esiste come tale solo se si chiude nel punto da cui tutto ha avuto inizio.

Associazione Le Mine Vaganti

Le Mine Vaganti è un’associazione nata nel 2017 formata da donne e amiche che hanno deciso, visto l`affiatamento e la condivisione di un obiettivo comune, di unirsi per poter fare del teatro uno strumento di divulgazione di temi importanti, tra cui la lotta alla violenza sulle donne. Sono sei donne alle quali se esiste il caso la vita ad un certo punto ha fatto il dono di farle incontrare. Parlano una lingua nutrita da certi tramonti sul Po, della nebbia della bassa di alcune giornate ma anche di un accento tipicamente del sud spigoloso e deciso. Hanno età differenti, ma come foglie in stagioni diverse della vita incredibilmente stanno bene sullo stesso albero. Il loro tronco diventano le assi del palcoscenico una comune voglia le anima quella di raccontarsi e mettere in comune paure, sogni, vissuti, desideri e slanci. Si cibano di storie e amicizia. Le Mine sono una coperta di parole tessuta intorno ad un tavolo, ognuna tesse il suo pezzetto e sotto si finisce per starci tutte. Una coperta che sa farsi mantello, piume e paillettes, lustrini e luccichii per andare in scena. Una coperta che, come un superpotere, protegge e rivela nasconde e svela. La loro “missione” è fare dell`imperfezione non un punto di partenza ma di arrivo per scoprire che tra quello “IM” e “perfetto” si nascondono la vera essenza e unicità di ogni creatura. Andare in scena insieme glielo ha fatto scoprire e finisce per ricordarlo ogni volta sul palco e in platea.

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Pubblicato il: 01-02-2023