Teatro
Scuole
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24
Marzo '25
lunedì
27
Marzo '25
giovedì
Orari
24 Mar
lunedì
11:00
25 Mar
Martedì
11:00
26 Mar
Mercoledì
11:00
27 Mar
giovedì
11:00
Ionica
Dagli 11 anni (secondarie primo e secondo grado)
Di e con Alessandro Sesti
Musica dal vivo Debora Contini, Federico Passaro, Federico Pedini
Fotografie Stefano Preda
Progetto di Teatro Sociale Gualtieri in Collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Produzione Mamimò
Dagli 11 anni (secondarie primo e secondo grado)
Di e con Alessandro Sesti
Musica dal vivo Debora Contini, Federico Passaro, Federico Pedini
Fotografie Stefano Preda
Progetto di Teatro Sociale Gualtieri in Collaborazione con Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Produzione Mamimò
Spettacolo vincitore del premio della Critica di Direction Under 30, dedicato alla vicenda di Andrea Dominijanni, testimone di giustizia calabrese che ha denunciato la ‘ndrangheta
Andrea Dominijanni è un testimone di giustizia calabrese che nel 2014 ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta. La Calabria non si raggiunge facilmente: viaggi per centinaia di chilometri e ce ne sono più del doppio ad aspettarti. La Calabria non si comprende facilmente: ascolti centinaia di storie e ce ne sono più del doppio ad aspettarti. Anche i pranzi in Calabria non hanno mai fine, come la strada da fare e le storie da ascoltare e da scoprire. Sant’Andrea Apostolo dello Jonio è terra arida, difficile da coltivare e sofferente. Un’aridità presente da sempre non solo nelle zolle di terreno, ma anche nella società spaccata in mille pezzi, divenuta ormai polvere al vento.
Lungo la Ionica, come amano dire i calabresi, la ‘ndrangheta è come la polvere frutto dell’aridità: si posa ovunque, si insinua negli angoli più nascosti, sporca cose ed anime; la respiri senza accorgertene, è parte di gran parte di ciò che ti circonda; un sistema parassita in un sistema sociale, politico ed economico incapace di trovare soluzioni che, se non efficaci, siano almeno dignitose.
La ‘ndrangheta è come un arto in cancrena che non ti lascia scelta: amputare e sopravvivere senza una parte di te, oppure lentamente essere divorato vivo.
Andrea ha fatto la sua scelta e quel pezzo di sé che ha tagliato via gli ha fatto conquistare la libertà. Dal 2014, anno in cui ha prima denunciato e poi testimoniato contro i componenti di alcune delle ‘ndrine a più alto tasso di mafiosità della fascia ionica catanzarese, vive sotto scorta e non può più muoversi autonomamente, uscire da casa come e quando vuole. Grazie al suo atto d’amore verso la società, la giustizia ma soprattutto verso la sua grande e bella famiglia, Andrea ha contribuito ad infliggere un colpo durissimo alla ‘ndrangheta ionica.
Sono stati trenta gli anni di sottomissione alle leggi e alle prepotenze mafiose che Andrea ha ricostruito nelle sue testimonianze, grazie alle quali sono stati arrestati e condannati i principali capi bastone e sgarristi delle ‘ndrine operanti nell’area.
Purtroppo la storia ci fornisce una certezza: la ‘ndrangheta non dimentica… Non è una questione di “se”, ma di “quando”. È per questo che lo Stato deve continuare a proteggere Andrea e tutti quelli come lui; anzi non a proteggere ma a coccolare, come dice il mio amico Alfonso che la ‘ndrangheta prima di combatterla l’ha studiata, ma mai compresa. Lo Stato ha un debito enorme nei confronti dei tanti testimoni di giustizia che, come Andrea, devono tornare ad una vita degna di questo nome. Dovremmo noi tutti come societas premiare chi ha il coraggio di denunciare, di fare questo difficilissimo passo. Non basta limitarsi a proteggerli mettendoli agli “arresti domiciliari” sotto scorta. Non basta. Non deve bastare.
Alessandro Sesti è attore e drammaturgo di formazione indipendente, costruita attraverso stage intensivi di teatro e danza con maestri quali Cesar Brie, Danio Manfredini, Claudio Morganti, Leonardo Capuano, Manolo Rivaroli, Armando Pirozzi, Massimiliano Civica e Roberto Latini. Nel 2013 fonda l’Associazione Culturale Strabismi, un collettivo che dal 2015 da vita all’omonimo festival. Dal 2010 cura laboratori teatrali per scuole primarie, medie e superiori e serali per tutte le fasce d’età.
Tra il 2012 e 2016 cura come trainer progetti teatrali Erasmus + fra Polonia, Germania e Grecia. È direttore artistico del Teatro Thesorieri di Cannara e di Strabismi Festival. Nel 2018 con Fortuna vince il premio come miglior drammaturgia al Festival TrentaTram di Napoli. Nel 2019 vince con Ionica il premio Ultima Luna d’estate di Teatro Invito (LC) e il premio “Teatro voce della società giovanile” di ITC San Lazzaro. (BO) Nel 2019 vive sotto scorta di massimo livello per creare la drammaturgia dello spettacolo. Vince il premio della giuria critica “Dante Cappelletti” 2019 con lo spettacolo Luca 4,24. I suoi spettacoli sostenuti da “Libera Associazione contro le mafie”.