ARTE

5

  Luglio '23

mercoledì

30

  Settembre '23

sabato
10:00 | FONDAZIONE MAST

Animo, Cipputi! Un racconto di 50 anni di lavoro in Italia nei disegni di Altan 

A cura di Cosimo Torlo,

in collaborazione con Altan e con il supporto di Solares Fondazione delle Arti

Fondazione MAST, Bologna

(5 luglio 2023 – 30 settembre 2023)

L’esposizione nella MAST.Gallery 0, dedicata al personaggio creato da Altan, ripercorre le opere di un artista che ha saputo raccontare con grande acume e irriverenza l’Italia e le sue trasformazioni degli ultimi decenni.

«Raccontare una storia gloriosa: è questo l’intento della mostra», spiega il curatore Cosimo Torlo. «L’idea di dedicare una mostra al personaggio Cipputi nasce dal bisogno di ricordare chi siamo stati, chi siamo e dove vorremmo andare. Oggi il lavoro è uno dei temi sempre meno centrali nel dibattito politico, sociale, culturale il che è incredibile perché senza lavoro non c’è futuro». Questa premessa è necessaria per capire l’impostazione dell’esposizione, che non vuole essere una semplice mostra dei disegni più significativi di Altan, ma è affiancata da materiali che raccontano questa storia con immagini e altri lavori di Altan, con i suoi disegni più sociali come ad esempio gli anziani, le donne e le tavole “mitiche”.

Sagace, disincantato, caustico, il personaggio creato da Francesco Tullio Altan è divenuto emblematico: il suo nome è entrato nel linguaggio comune per indicare l’operaio per eccellenza, ma anche un lavoratore dalla coscienza di classe e sindacale perfettamente formata. Cipputi è un uomo che lavora e fa il suo dovere, ma il suo impegno non sempre viene premiato dalle politiche industriali, dalle logiche aziendali, dalle pressioni del mercato. Alle avversità risponde con amara ironia, consapevole delle contraddizioni del presente.

La mostra

La mostra vuole trasmettere al visitatore attraverso i disegni e gli audiovisivi quella storia, con i suoi pregi e difetti. Il percorso è scandito per decenni, dagli anni Settanta alla prima decade del nuovo millennio. 227 opere, di cui 201 originali e 26 stampe digitali. I pannelli raccontano gli eventi salienti di ogni decennio: contratti nazionali, vertenze fondamentali, clima politico, eventi internazionali, conquiste sociali supportate dalle parole d’ordine di quegli anni per mostrare il volto reale di Cipputi, della cui silhouette verranno esposte quattro grandi sagome, con le quali dialogherà simbolicamente un modellino del «Monumento all’operaio» di Pietro Perotti e Altan.

Il percorso espositivo propone inoltre il documentario “Mi chiamo Altan e faccio vignette” di Stefano Consiglio, in cui l’autore di Cipputi racconta la nascita e l’evoluzione del suo personaggio.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Liberetà.

Fondazione MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologi) è un’istituzione no profit nata a Bologna nel 2013 allo scopo di promuovere progetti di innovazione sociale e welfare aziendale per sostenere una crescita economica, sociale e culturale condivisa. Il MAST è un centro culturale di livello internazionale che ospita avanzati servizi di welfare per le persone che operano nel gruppo industriale Coesia e che propone alla comunità attività culturali gratuite incentrate sulle arti e sulla fotografia dell’industria e del lavoro.

Un Altan al giorno leva il medico di torno.

Per Solares Fondazione delle Arti organizzare la produzione di una mostra ed un documentario su Altan è stato un percorso pieno di sorprese e scoperte, di personaggi ed esperienze vissute attraverso il suo sguardo di fantasia e creatività, in un gioco di incroci fra il mondo dell’infanzia e la consapevolezza dell’età adulta.

Uno tratto originale e vitale, quello di Altan dove l’ironia dolce/amara dei suoi disegni ci consola con una fulminea battuta dalle brutalità dell’oggi e ci accompagna nel corso degli anni, per farci sentire meno soli, confusi come siamo tra gli slogan imperanti, le discussioni televisive urlate e gli sfoghi impazziti sui social media.

La linea di demarcazione tra il nostro privato e la società contemporanea non è più così forte e le sue vignette riaccendono i nostri interessi per il bene comune, per sopravvivere e riassumerci le nostre responsabilità individuali ed esistenziali, proprio sui “valori” importanti.

La sua fulminea filosofia ha il carattere fondamentale del racconto breve – con l’essenzialità di Carver e la forza di Chaplin – e ci aiuta ad attraversare le vicende storiche del nostro paese, invaso da strani figuri, nemici del buon senso, costantemente avversari del vivere civile, ma con cui ci tocca purtroppo convivere.

Il suo stile è semplice e diretto, sia che parli ad un bambino con l’energica Pimpa o che racconti la contemporaneità a noi cittadini attraverso Ciputti, sempre consapevole del momento presente, evitando però sentimentalismi e inutili fronzoli stilistici. Le frasi secche ed argute fanno parte del nostro tessuto sociale, del lessico quotidiano da cui vengono tratte e diventano subito parte di un cortocircuito che esprime il sentire comune. I grandi avvenimenti sono narrati attraverso lo sguardo delle persone di tutti i giorni, con una saggezza popolare che ci fa ridere, facendoci anche pensare, sempre evitando ogni tentazione retorica.

Tutte le logiche che abitualmente seguiamo per porci di fronte ai fatti che ci accadono intorno vengono messe in discussione, la nostra povertà d’animo viene dissacrata e gli occhi con cui siamo abituati a guardare le vicende della nostra società si ribaltano, mettendoci di fronte ai nostri stessi difetti, con semplice efficacia.

Le verità assolute, piccole e grandi, forse non esistono e la vita di tutti i giorni rimane rappresentata come la cosa più autentica, mai mistificata e sicuramente nella continua ricerca di un miglioramento per la nostra collettività, miraggio da inseguire e mai abbandonare.

Altan possiede il talento per cogliere la strana congiunzione di unire l’opinione personale ‘privata’ di ognuno di noi con l’immaginario collettivo, attraverso una iconografia che ha creato con originalità per le sue immagini, una nuova coscienza, pessimista e ottimista simultaneamente, divertita e disperata, bistrattata dai tumulti culturali dei cambiamenti della società digitale, sempre esposta sul palco della vita che però ci regala l’energia prorompente per sopravvivere a tutto, generando un’onda di libertà espressiva da rituale arcaico, che ci mette volontariamente in ascolto del nostro prossimo, perché attraverso questa medicina visiva – gratuita e senza ticket – ci regala il modo per poter provare ad essere migliori di come siamo.

Andrea Gambetta – Presidente di Solares Fondazione delle Arti

Animo, Cipputi! Un racconto di 50 anni di lavoro in Italia nei disegni di Altan

A cura di Cosimo Torlo,

in collaborazione con Altan e il supporto di Solares Fondazione delle Arti

Fondazione MAST, Bologna 5 luglio – 30 settembre 2023

FONDAZIONE MAST via Speranza, 42 Bologna

www.mast.org

Orari: martedì – domenica 10.00 – 19.00

Ingresso gratuito

Catalogo edito da Liberetà

Pubblicato il: 05-07-2023