Teatro
Famiglie
Scuole
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12
Gennaio '25
domenica
15
Gennaio '25
mercoledì
Orari
12 Gen
domenica
16:30
14 Gen
Martedì
10:00
15 Gen
mercoledì
10:00
Cadou
Dai 3 anni
Solo di clownerie
Con Sharon Tomberli
Regia di Sofia Guidi
Tutoraggio artistico di Ricardo Puccetti LUME Teatro
Assistenza nel tip-tap a cura di Marta Tetti
Una produzione Labirion – Officine Trasversali
Dai 3 anni
Solo di clownerie
Con Sharon Tomberli
Regia di Sofia Guidi
Tutoraggio artistico di Ricardo Puccetti LUME Teatro
Assistenza nel tip-tap a cura di Marta Tetti
Una produzione Labirion – Officine Trasversali
Il fil rouge di questo solo è la tragicommedia della vita: Cadou infatti, titolo e nome del clown tenero e romantico protagonista della pièce, è un lavoratore instancabile che affronta le “normali” peripezie di ogni giorno in un loop solitario che caratterizza la sua stessa esistenza e che lo identifica con i tanti lavoratori sottopagati alle prese con la responsabilità di composizione, smistamento ed invio di pacchi mai destinati al loro indirizzo.
Cadou, dai tratti malinconici e buffi, delicato e naif, non ha mai ricevuto un regalo ed è confinato nel dovere al servizio del consumo immediato, in cui i suoi sogni non trovano spazio nelle giornate impegnate a rendere possibili quelli degli altri. Con leggerezza ed entusiasmo però, attende un momento di sospensione per tuffarsi in un mondo di sogno, in una camera dei desideri dove il gioco e il colore prendono il sopravvento e dove si potrà sorprendere della libertà di vivere la vita con spensieratezza, dimenticando il devo per concentrarsi sul vorrei.
Note di regia
Come ispirazione vi è alla base l’idea che la nostra società sia organizzata in scatole. Viviamo in scatole di pietra, quali le nostre case che contengono a loro volta le scatole delle nostre stanze, ci spostiamo in scatolette con le ruote, incastrandoci nei traffici cittadini, entriamo in un cinema o in un palazzetto dello sport, grandi scatole ma pur sempre circoscritte, mangiamo cibo inscatolato consegnatoci in ordini impacchettati a domicilio, e quando cambiamo vita imballiamo tutto il nostro essere in scatoloni “fragili”. Perfino quando è il giorno del nostro compleanno, desideriamo scatole da scartare. La poetica delineata a livello spaziale e testuale risponde alle regole dell’accumulo e della sottrazione. La scena è esplorata nella sua orizzontalità e verticalità da un ammasso di oggetti, quali scatole e sciarpe, messe insieme a poco a poco e in grande quantità.
Allo stesso modo il testo si declinerà per la maggior parte del tempo in un’unica parola, “cadou” ed attraverserà ritmicamente vari flussi di coscienza avanzando riflessioni sulla condizione del protagonista. Sono state raccolte esperienze di vita di postini, cassiere, commessi Amazon, facchini degli hotel, lavoratori dei call center, ragazzi delle consegne a domicilio. Tutti personaggi i cui dettagli fisiognomici e di abbigliamento sono stati inseriti nel processo creativo come ispirazioni di attitudini, abitudini, azioni di routine e elementi di costume specifici, scartando dalla realtà con una caratterizzazione dettagliata dei “tipi” presi in esame. In una cornice pittoresca e colorata abbiamo integrato un tessuto musicale che fa assaporare l’odore di atmosfere stracolme di attesa, aspettativa, desiderio, solitudine e speranza.
Nelle sue rocambolesche avventure scandite dalla ciclica alternanza di pieni e vuoti, Cadou farà collidere il mondo materiale con quello immaginario del sogno, accompagnandoci per mano in momenti intimi, speciali e familiari.