da un’idea di Michele Losi, Sebastiano Sicurezza | regia Michele Losi | drammaturgia Sofia Bolognini, Sebastiano Sicurezza | con (in alternanza) Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Giulietta De Bernardi, Liliana Benini, Sebastiano Sicurezza, Stefano Pirovano | suoni Luca Maria Baldini, Diego Dioguardi| supervisione alle azioni e scene Anna Fascendini | costumi Stefania Coretti | produzione Campsirago Residenza | con il sostegno di NEXT - Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo �" Edizione 2021/2022
Hansel e Gretel di Campsirago Residenza è uno spettacolo itinerante ed esperienziale che si snoda in un percorso di teatro immersivo attraverso paesaggi sonori, voci, azioni teatrali, immagini. Una riscrittura e una messa in scena originale della fiaba che diviene esperienza che i bambini-spettatori compiono in prima persona, addentrandosi, insieme ad Hansel e Gretel, nell’oscurità del bosco, ma anche nel cuore delle proprie emozioni e paure. Lo spettacolo è costruito su una doppia drammaturgia: tre attori, agiscono e raccontano la fiaba, accompagnando i bambini nel bosco, fino alla casa di marzapane, che a sua volta diventerà un viaggio a tappe tra oggetti, immagini e svelamenti. Il viaggio interiore di Hansel e Gretel è invece un flusso di coscienza che passa attraverso le cuffie, in un dialogo fra i due fratelli fatto di sensazioni, frasi sussurrate, segreti e intuizioni. Così, insieme ai due fratellini, i piccoli spettatori porteranno nelle tasche i sassolini bianchi, troveranno la casa della strega e scopriranno che la paura di affrontare i propri sentimenti più oscuri è la vera avventura che li attende.
Oltrepassando la soglia simbolica tra la realtà e la fiaba, i bambini arrivano alla casa dei genitori: ordendo un oscuro inganno, la matrigna e il padre dei due fratellini inviteranno i bambini a seguirli nella foresta, per poi abbandonarli. Accompagnati dallo spirito guida i bambini, proprio come Hansel e Gretel, si perdono nel bosco, ma ritrovano la via di casa grazie ai sassolini raccolti e lasciati lungo il sentiero.
Una seconda volta i due genitori li inviteranno a seguirli, scomparendo nuovamente tra il fitto intreccio di rami e rovi. Questa volta i bambini si perdono per davvero insieme alla loro guida.
Un’allegra musica che proviene da lontano li invita a cercarne l’origine. Così i bambini, seguendo la musica, si incamminano in fila indiana e arrivano alla casa di marzapane: un luogo misterioso, metaforico, scomposto in diversi quadri, dove i bambini spettatori trovano deliziose caramelle ma anche i segni della crudele sorte toccata a chi, prima di loro, è giunto alla dimora della strega.
Ascoltando in cuffia le voci dei due fratellini, i bambini attraversano le stanze simboliche della casa, tra ricordi d’infanzia, segni e intuizioni: un caleidoscopio di quadri scenici, che accompagnano i bambini in un percorso di liberazione, fino a compiere insieme un rito collettivo, girando intorno al camino dove la strega, mai presente fisicamente ma rappresentata attraverso suoni, gesti, immagini, si trasformerà in fumo, e con lei si libereranno le paure. In questo viaggio Hansel e Gretel, impersonificati in cuffia da voci di bambini, diventano compagni intimi dei piccoli spettatori, con loro affronteranno il senso di smarrimento affidandosi alla potenza positiva dell’intuizione che consente di superare anche le prove più difficili e di guarire il cuore spezzato della strega.